Patente di Guida e Punti

Dove prendere la Patente di Guida?

Tutti sanno cos’è e a cosa serve la Patente di Guida, di conseguenza la prima vera informazione utile sul tema è qual è la strada migliore per conseguirla: con l’aiuto di una Scuola Guida o da privatista?
In realtà una risposta corretta non esiste, dipende da caso a caso.
Partiamo da una considerazione di carattere normativo: tutti i candidati, abbiano essi frequentato una Scuola Guida o abbiano preparato l’esame scritto da privatista, sono tenuti a sostenere almeno 6 ore di guida in presenza di un istruttore professionista prima di potersi iscrivere all’esame di pratica.

Quali vantaggi ha chi frequenta una Scuola Guida rispetto a un cosiddetto “privatista”?

Sicuramente un aiuto burocratico per districarsi tra i vari iter ed evitare di recarsi alla Motorizzazione Civile; nondimeno sarà offerto un aiuto formativo che, grazie al supporto di un professionista pronto a sciogliere ogni dubbio, dovrebbe garantire una preparazione idonea al superamento della prova di teoria.
Quali sono gli svantaggi? Certamente il costo, perché ovviamente la Scuola Guida richiederà un compenso per il servizio offerto; probabilmente il tempo, in quanto sarà necessario seguire le lezioni ecc…
Il resto varia in base alla propria capacità di affrontare un importante esame della vita con la giusta concentrazione e il giusto impegno: le lezioni possono portare via del tempo, ma garantiscono uno studio costante almeno in aula; per contro, un privatista, sebbene non sia vincolato da precisi orari di studio, non è detto che da solo trovi il giusto ritmo per presentarsi all’esame adeguatamente preparato.

Esame teorico superato: il Foglio Rosa

Al superamento dei quiz ogni candidato ha diritto a ricevere il Foglio Rosa. Questo documento, valido sei mesi, è l’autorizzazione ad esercitarsi su strada al fine di superare l’esame pratico di guida.

Il Foglio Rosa autorizza alla guida soltanto a condizione di avere al proprio fianco una persona in possesso di patente valida (B o superiore), conseguita da almeno 10 anni e di età non superiore a 65 anni.

In questo caso è necessario esporre sia posteriormente sul lunotto, e sia sul parabrezza, i contrassegni recanti la lettera “P”.

Preparazione all’esame pratico su strada

Per sostenere l’esame pratico sono obbligatorie almeno 6 ore di esercitazioni con un istruttore abilitato ed autorizzato.
Durante le 6 ore sarà necessario:

  • guidare in condizioni di visione notturna
  • guidare su strade urbane di scorrimento o su strade extraurbane secondarie
  • guidare su autostrade o su strade extraurbane

Quali tipi di Patente di Guida esistono?

Le patenti italiane appartengono ai tipi A, B, C o D. Essendo le varie categorie soggette a variazioni relative a cilindrate o massa massima, è sempre opportuno consultare per tutte le varie specifiche i siti istituzionali della Motorizzazione Civile o dell’Automobile Club d’Italia (ACI).

Appena più nel dettaglio: le patenti di tipo A riguardano tutti i motocicli e ciclomotori, quelle di tipo B tutti gli autoveicoli di massa massima di 3,5 t con massimo 8 passeggeri, le C riguardano i veicoli di massa superiore a 3,5 t con massimo 8 passeggeri, mentre le patenti di tipo D sono necessarie per trasportare oltre gli 8 passeggeri.

Quali veicoli si possono guidare con il conseguimento della Patente B?

Con la Patente B, in Italia, è possibile condurre:

  • motoveicoli fino a 125 cc e 11 kw;
  • autoveicoli di massa massima di 3,5 t con massimo 8 passeggeri;
  • macchine agricole, anche eccezionali;
  • macchine operatrici, eccetto quelle eccezionali;
  • mezzi adibiti a servizio di emergenza, aventi massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 t.

Ogni quanto è necessario rinnovare la patente?

Il periodo di validità della Patente di Guida varia in base all’età. Per rinnovarla è necessario prenotare una visita presso le autorità sanitarie competenti o chiedere il supporto di una Scuola Guida.

  • Meno di 50 anni: rinnovo ogni 10 anni (5 per le patenti C e D)
  • Da 50 a 70 anni: rinnovo ogni 5 anni
  • Da 70 a 80 anni: rinnovo ogni 3 anni
  • Da 80 anni: rinnovo ogni 2 anni

Patente di Guida straniera: come comportarsi sul territorio italiano?

Le patenti conseguite all’interno degli Stati appartenenti all’Unione Europea o SEE sono equiparate alle patenti italiane. Alla scadenza del periodo di validità si può richiedere la conversione della patente estera.

Tutti gli autisti in possesso di una patente extra – UE invece, possono guidare sul territorio italiano per 1 anno a partire dal giorno in cui si è stabilita la residenza in Italia. In questi casi la propria patente dovrà, però, essere accompagnata dalla relativa traduzione giurata.

Superato il primo anno, la patente dei cittadini extracomunitari andrà convertita o, se non sarà possibile la conversione, ne andrà conseguita una italiana.

Provvedimenti sulla Patente di Guida: Ritiro, Sospensione, Revisione e Revoca

Il Ritiro immediato è un provvedimento disposto dagli agenti del traffico qualora vengano accertate irregolarità non gravi (la più comune è la guida con patente scaduta); è un ritiro provvisorio della patente, che verrà restituita dopo l’adempimento degli obblighi relativi alla specifica irregolarità.

La Sospensione della patente, provvedimento successivo al ritiro, viene disposta dal Prefetto, dalla Motorizzazione Civile e dall’Autorità Giudiziaria per vietare ad un automobilista di condurre veicoli per un determinato periodo (da minimo di 15 giorni ad un massimo di 5 anni). La sospensione è prevista per molte infrazioni gravi e purtroppo, uno dei casi più frequenti, è la guida in stato di ebbrezza.

La Revisione della patente viene disposta dal Prefetto e dalla Motorizzazione Civile e consiste nel verificare se si è ancora in possesso dei requisiti fisici e psichici e delle conoscenze tecniche per il possesso di una patente. L’esito negativo della visita medica o dell’esame di idoneità può comportare, a seconda dei casi, la Sospensione o la Revoca. La richiesta di Revisione è frequente qualora sorgano dubbi sul persistere dei requisiti fisici e psichici prescritti dalla legge e spesso avviene quando si è commesso un incidente grave a causa del nostro errato comportamento di guida.

La Revoca della patente viene disposta dal Prefetto, dalla Motorizzazione Civile e anche dall’Autorità Giudiziaria e consiste nella cancellazione permanente della patente. Qualora la Revoca sia determinata dalla perdita dei requisiti psicofisici, nel momento in cui il titolare riacquista tali requisiti, può subito chiedere una nuova patente senza però risultare neopatentato. Se invece la Revoca è stata determinata da gravi motivi di condotta, bisognerà conseguirne una nuova rispettando tutti gli iter e le delimitazioni di un neopatentato.

La svolta del Luglio 2003: la Patente a punti

La Patente a punti è un sistema utilizzato in Italia attraverso il quale ogni automobilista ha in dotazione 20 punti e, in caso di infrazione del Codice della Strada, ne vengono detratti tanti quanti stabiliti dalla legge.

Perdere i punti sulla Patente di Guida

Si possono perdere da 1 a 10 punti a seconda della gravità della violazione commessa. Per i neopatentati, nei primi 3 anni, i punti persi per ogni violazione vengono raddoppiati.
In caso di più infrazioni contemporanee possono essere tolti al massimo 15 punti, a meno che non si incorra in Sospensione o Revoca.

Perdita totale dei punti: cosa fare?

In questa occasione scatta l’obbligo di Revisione, e quindi l’unica strada percorribile per riottenere la patente è il superamento di tutti gli esami di guida. Dopo aver superato l’esame pratico, sulla patente vengono riassegnati i 20 punti iniziali.

Recuperare i punti persi in caso di Patente di Guida ancora valida: come fare?

Qualora, a seguito di una o più infrazioni, siano stati persi dei punti e sulla Patente sia rimasto almeno 1 punto, è possibile frequentare corsi speciali presso autoscuole o altri centri autorizzati per recuperare 6 punti per le patenti A e B e 9 punti per le C e D.

Va comunque ricordato che, nel caso in cui il punteggio non sia azzerato ma sia inferiore a 20, è possibile recuperare 2 punti se per due anni dall’ultima infrazione non si commettono violazioni che comportano decurtazioni.

Oltre i 20 punti: come arrivarci?

Ai conducenti che hanno almeno 20 punti, ogni 2 anni senza infrazioni che comportino la decurtazione, vengono attribuiti 2 punti extra di bonus fino al raggiungimento di massimo 30 punti.
A partire dal 13 agosto 2010, relativamente ai neopatentati, per ogni anno trascorso senza infrazioni che provocano decurtazione di punteggio, è attribuito un bonus di 1 punto, fino ad un massimo di 3 punti totali.

Le violazioni più comuni e le relative decurtazioni

Ecco alcune delle più frequenti violazioni del Codice della Strada che comportano una decurtazione di punti :

-1 punto

  • Mancato uso o utilizzo improprio delle luci
  • Sistemazione dei passeggeri e/o animali e/o oggetti non idonea

-2 punti

  • Inosservanza della segnaletica stradale o delle segnalazioni degli agenti
  • Collegamento inidoneo in caso di traino
  • Sosta in corrispondenza della fermata di autobus e filobus

-3 punti

  • Inosservanza delle condizioni generali per effettuare un sorpasso
  • Distanza di sicurezza inadeguata (in caso di collisione con danni lievi)
  • Eccesso di velocità superiore a 10 km/h e inferiore a 40 km/h

-4 punti

  • Circolare contromano
  • Uso errato delle corsie

-5 punti

  • Circolare senza casco o con casco allacciato in maniera inadeguata
  • Mancato uso delle cinture di sicurezza
  • Uso di cuffie sonore o abuso di cellulari durante la guida

-6 punti

  • Mancato rispetto del segnale “STOP”, precedenza omessa o del semaforo rosso
  • Eccesso di velocità superiore a 40 km/h e inferiore a 60 km/h

-8 punti

  • Mancato rispetto della distanza di sicurezza che ha causato incidente con gravi danni alle cose
  • Non dare la precedenza ai pedoni sulle strisce
  • Invertire la marcia in prossimità o in corrispondenza di incroci, curve e dossi

-10 punti

  • Eccesso di velocità superiore a 60 km/h
  • Circolare contromano su curve, dossi e in ogni caso di scarsa visibilità
  • Effettuare sorpassi pericolosi
  • Effettuare retromarcia in autostrada
  • Guidare in stato di ebbrezza da alcool, droghe o rifiutare gli accertamenti atti a verificare il proprio tasso alcolemico o il proprio stato psicofisico
  • Darsi alla fuga in caso di incidente con gravi danni ai veicoli e/o alle persone

Assicurazione Auto e Patente di Guida

Generalmente, tutte le Assicurazioni auto prevedono il diritto di rivalsa, ovvero la possibilità, dopo aver pagato a terzi il danno, di rivalersi sul proprio assicurato se sussistono gravi violazioni del Codice della Strada. Tale diritto è spesso esplicitato anche per la guida con patente non valida. Le clausole più comuni sono:

  • circolazione con la revisione scaduta
  • circolazione con patente assente o scaduta