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Auto danneggiata in sosta: cosa copre l’assicurazione e come richiedere il risarcimento

Chiunque possiede un’auto lo sa bene: purtroppo spiacevoli inconvenienti non capitano solamente in strada, ma possono verificarsi anche a vettura in sosta o fermata.  Un’automobilista distratto ha danneggiato la vostra auto nel parcheggio del supermercato oppure striscia la carrozzeria quando è ferma a bordo strada, ecco qualche esempio di spiacevoli sorprese che possono verificarsi nelle grandi città, dove spesso lo spazio rappresenta un problema, ma anche nei paesini più remoti.

È una condizione piuttosto frequente, in particolar modo per chi non dispone di garage privato o parcheggio: ma come fare se l’auto è danneggiata? È possibile richiedere il risarcimento alla propria compagnia assicurativa? Vediamo insieme come comportarsi in caso di auto danneggiata in sosta.

Se un’auto in circolazione ne urta uno ferma, il conducente del mezzo che ha provocato il tamponamento è completamente responsabile dell’incidente e, in questo caso, accordarsi per il risarcimento del danno non dovrebbe essere troppo complicato: è buon costume lasciare un biglietto sul parabrezza dell’auto danneggiato con contatti e altre generalità se il proprietario del veicolo danneggiato è assente,o accordarsi e procedere con la compilazione del modulo per la constatazione amichevole.

Nel caso in cui, però, il conducente responsabile del sinistro non abbia fornito le sue generalità e sia fuggito, la questione si complica. Se, infatti, il mezzo è stato danneggiato mentre era parcheggiato, l’unica soluzione è sperare che ci sia un testimone oculare che ha assistito all’incidente e sia disposto a fornire il numero della targa, se segnato. Altre soluzioni sono l’aver installato una dash cam sull’auto o fare affidamento su eventuali telecamere di videosorveglianza nei pressi dell’incidente.

Auto danneggiata: la denuncia è obbligatoria ma attenzione alle polizze

Nel caso in cui il conducente responsabile dell’incidente non abbia lasciato alcun bigliettino con le proprie generalità, ottenere un risarcimento dall’assicurazione è abbastanza difficile, eccezion fatta per chi ha sottoscritto una polizza extra chiamata Atti Vandalici.

Nel caso in cui abbiate stipulato la polizza facoltativa che copre gli atti vandalici, dovete sporgere denuncia presso le Autorità competenti. Se non si conosce il responsabile del sinistro è sufficiente recarsi presso una Caserma dei Carabinieri o un Commissariato di Polizia e sporgere denuncia contro ignoti. Secondo la legge, dal giorno dell’incidente, il danneggiato ha 90 giorni di tempo (ovvero tre mesi) per denunciare il fatto. È sempre consigliabile, però, agire con tempestività per evitare che la richiesta di risarcimento venga protratta eccessivamente nel tempo. La copia della denuncia deve essere allegata alla domanda di risarcimento da mandare alla vostra compagnia assicurativa.

Nel caso in cui i danni subiti siano compresi nella polizza sottoscritta, l’assicurazione esaminerà il veicolo tramite un perito e quantificherà la quota di risarcimento che vi spetta, a seconda delle condizioni del contratto stipulato.

La rottura di finestrini e parabrezza non è inclusa nella polizza Atti Vandalici ma è risarcita solamente in caso di sottoscrizione della Polizza Cristalli. Se, invece, la macchina in sosta è stata danneggiata a seguito di un urto con un altro veicolo identificato con targa, riceve l’indennizzo esclusivamente chi ha sottoscritto la Garanzia Kasko.

E se l’auto danneggiata era su un divieto di sosta?

Anzitutto è bene ricordare che parcheggiare dove è presente il divieto di sosta consta in una violazione del Codice della Strada e più precisamente dell’’art. 158, quello che disciplina le norme di comportamento relative al divieto di sosta e fermata e che prevede una sanzione amministrativa.

Nel caso in cui si danneggino oggetti o cose in divieto di sosta, il responsabile del sinistro è il conducente che ha generato l’incidente. In questa situazione, infatti, il conducente del veicolo in divieto di sosta è soggetto semplicemente alla sanzione amministrativa, prevista di norma per questa infrazione.

Se, invece, il sinistro coinvolge un danneggiamento a persone e quindi comporta un grave problema di sicurezza l’attribuzione delle colpe è più complicata. Càpita che la responsabilità dell’incidente venga attribuita al conducente che ha parcheggiato la propria macchina in corrispondenza di una sosta non autorizzata. Quello che conta però è che ogni caso venga esaminato per verificare la presenza di un verbale per poter indagare le dinamiche e attribuire in modo corretto le colpe.