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Tutto quello che c’è da sapere sulla Harley Davidson elettrica

Chissà cosa avrebbe detto Arthur Fonzarelli, alias Fonzie? E la coppia Dennis Hopper e Peter Fonda, protagonisti del classico dei classici, Easy Rider?

Eh già, perché se è vero che, con l’elettrificazione dei motori, stiamo attraversando un passaggio epocale, è altrettanto vero che il 2019 vedrà avverarsi uno dei mutamenti che maggiormente caratterizzeranno questo fenomeno: Harley Davidson diventerà elettrica, seguendo la strada già percorsa da Piaggio con la Vespa elettrica.

Si tratta del primo colosso a due ruote a fare il passo verso la moto elettrica, tanto strano a dirsi, quanto inevitabile.

La Harley Davidson LiveWire

Non si spaventino i cultori del rombo tipico della casa di Milwaukee, perché se è vero che l’anno prossimo uscirà solo il primo modello elettrico della Harley Davidson e che questo farà da apripista al segmento “ad emissioni zero” della più nota casa motociclistica al mondo, è altrettanto vero che, per ora, la produzione dei modelli a combustione interna non verrà fermata.

La LiveWire, questo il nome della prima Harley elettrica, è stata presentata all’Eicma di Milano del 2018 e ha subito riscosso un grande successo.

Le immagini rilasciate nei mesi precedenti avevano fatto pensare a delle linee eccessivamente futuriste, ma quando giornalisti e appassionati si sono trovati davanti al modello “in carne ed ossa”, si sono dovuti ricredere.

La casa del Wisconsin ha voluto mantenere anche nella LiveWire quel carattere di individualità, stile emblematico e prestazioni che così bene contraddistinguono le Harley Davidson nel mondo.

Il motore e le prestazioni

Le prestazioni saranno eccezionali, dato che la coppia istantanea è fornita immediatamente: è sufficiente girare la manopola del “gas”, senza bisogno di usare la frizione e di cambiare marce.

Vi sono poi ben sette modalità di guida differente (dal massimo risparmio elettrico al massimo divertimento), di cui quattro preimpostate e tre personalizzabili dal motociclista.

Manca ovviamente il bicilindrico, sostituito da un monoblocco motore e batteria, posizionato elegantemente sul telaio in alluminio. Una delle novità che saranno maggiormente apprezzate dagli harleysti è l’abbassamento del baricentro: motore e batteria sono posizionati più in basso rispetto ai modelli bicilindrici. L’assenza del serbatoio (il quale, a seconda che sia pieno o vuoto, modifica lo stile di guida), poi, fa il resto, per il controllo della moto, in tutte le condizioni.

Il freno anteriore sarà dotato di due dischi da 300 mm con pinze Brembo Monoblock, ABS e controllo di trazione. Gli pneumatici avranno una sezione di 180 mm al posteriore e di 120 mm all’anteriore.

Completa il quadro il touchscreen TFT a colori, che sostituisce tutta la strumentazione e che integra, tra le varie funzioni, anche quelle Bluetooth, navigazione e audio.

La batteria principale di questa moto elettrica sarà costituita da ioni di litio e sarà contenuta in un involucro di alluminio pressofuso alettato, che ne assicurerà il raffreddamento. Oltre alla prima, sarà presente una batteria secondaria, più piccola, di 12 Volt, sempre agli ioni di litio, che verrà utilizzata solo per alimentare i sistemi ausiliari.

Ulteriori dettagli saranno comunicati solo ad inizio 2019; per il prezzo si può presupporre che si aggirerà attorno ai 25.000€.

Il rombo Harley

Resta, infine, una questione essenziale: che fine farà il rombo classico dell’Harley Davidson?

Gli ingegneri hanno studiato una soluzione, per non deludere tutti i fan e, quindi, il motore di questa moto elettrica produce un rumore che sale di intensità e di tono all’aumentare della velocità.

Perché l’occhio (e in questo caso soprattutto l’orecchio) vuole la sua parte, anche in una moto elettrica.