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Bollino blu auto: cosa attesta e quanto costa

Bollino blu e revisione dell’auto: un’accoppiata indissociabile. Infatti dal 2012, anno di entrata in vigore del decreto Monti sulle semplificazioni (il D.L. n. 5, del 10 febbraio 2012), tutti i mezzi a motore immatricolati da oltre 4 anni devono sottoporsi ad accertamenti per verificare le emissioni dei gas di scarico.

Nello specifico, tramite una sonda che viene inserita nel terminale di scarico (la parte visibile della marmitta) e che è collegata ad un computer dotato di un software particolare, vengono analizzati:

  • Il livello di monossido di carbonio emesso, per tutti i veicoli a benzina;
  • Il grado di opacità, per i mezzi alimentati a gasolio;
  • Il cosiddetto fattore lambda, per le auto catalizzate.

I gas di scarico di ogni auto, infatti, sono estremamente inquinanti per l’ambiente. La legge cerca, quindi di tutelare, in questo modo, almeno in parte l’aria che tutti noi respiriamo, evitando che auto eccessivamente inquinanti possano circolare.

Quali sono le novità del decreto Monti?

Il bollino blu deve obbligatoriamente essere rinnovato ogni due anni. Ma cosa cambia rispetto a prima del decreto Monti?

car exhaust 1902909_960_720 300x198Sostanzialmente le novità principali sono due: la prima consiste nell’estensione dell’obbligatorietà del bollino blu a tutte le auto, a prescindere dalla provincia di immatricolazione. Prima, infatti, erano solo alcuni comuni a richiedere agli automobilisti di verificare periodicamente lo stato delle combustioni. La seconda novità riguarda, invece, la coincidenza con la revisione; entrambi i controlli vanno effettuati insieme e con le stesse tempistiche: dopo 4 anni per i mezzi nuovi e ogni due anni per tutti gli altri.

Un’altra novità, anche se di minore importanza, è data dal fatto che dal 2012 non è più obbligatorio esporre il bollino blu sul parabrezza, anche se alcune officine per comodità continuano a seguire quest’abitudine. È, invece, obbligatorio conservare la documentazione in auto, in modo da poter dimostrare in occasione di eventuali controlli da parte delle Forze dell’Ordine, la propria posizione di regolarità rispetto a quanto previsto dalla legge.

Alcune eccezioni

Il decreto Monti parla chiaramente: tutti i mezzi a motore in circolazione devono essere in linea con il regolamento sul bollino blu (e sulla revisione dell’auto). Vi sono, in realtà, delle eccezioni, espressamente indicate dalla legge.

Si tratta, innanzitutto delle auto delle Forze Armate e di quelle non civili. Ma non solo: sono esenti da queste verifiche con cadenza biennale le auto 100% elettriche (non le ibride, quindi), perché sono ad emissioni zero.

L’ultimo caso di eccezione è dato dalle auto storiche: queste infatti, non supererebbero mai il test, ma, si presume, non circolano in continuazione e non sono in numero elevato, quindi il loro impatto sull’ambiente si può considerare relativamente basso.

Il costo del rinnovo del bollino e le ammende in caso di inottemperanza

Non si può dire con precisione quale sia il costo del bollino blu, in quanto il suo prezzo non si dissocia da quello della revisione, in coincidenza della quale deve essere sempre rinnovato. Presso le officine autorizzate (ne trovi decine in ogni città e sicuramente una anche nel paese più piccolo), il costo complessivo è comunque pari a 64,80€. Se preferisci l’ACI, il costo è pari  a 65,25€, ma i non soci devono aggiungere altri 25€.

Puoi, però, risparmiare qualcosa presso la motorizzazione Civile: qui il costo è di soli 45€, ma le tempistiche sono molto più lunghe. Devi infatti ritirare presso gli uffici o scaricare online (formato PDF) da portaledellatuomobilsta.it il modulo TT2100, necessario per prenotare la tua revisione in officina.

Ma cosa succede se non rinnovi il bollino blu entro la fine del mese in cui scade?

Ricorda innanzitutto che non aver rinnovato il bollino significa non aver nemmeno sottoposto la propria auto alla revisione. Si applica, quindi, l’articolo 80 del Codice della strada, che prevede una sanzione amministrativa che va da un minimo di 159€ ad un massimo di 639€. Ma se dovessero risultare più revisioni mancate, l’importo della sanzione può essere raddoppiato.

Ma non è finita, in quanto l’agente che effettua il controllo provvederà anche al ritiro del libretto di circolazione (fino a regolarizzazione della revisione) e, in caso si sia stati fermati in autostrada, scatta il sequestro del veicolo.