Passaggio di Proprietà Auto

Passaggio di proprietà e Assicurazione: scopri tutte le informazioni necessarie per effettuare il passaggio di proprietà della tua auto senza incappare in fastidiosi tranelli burocratici.

Quando si decide di avviare una trattativa di compravendita di un’auto usata è di fondamentale importanza conoscere in modo approfondito tutte le informazioni necessarie per registrare il passaggio di proprietà auto.
Per finalizzare la compravendita, infatti, è obbligatorio effettuare il passaggio di proprietà secondo le normative vigenti e registrare quindi l’atto di vendita presso il PRA (Pubblico Registro Automobilistico). Nella guida qui di seguito troverai tutto quello che c’è da sapere per effettuare il passaggio di proprietà auto in completa autonomia.

Elementi utili da conoscere prima di effettuare il passaggio di proprietà auto

Prima di acquistare un’automobile, specialmente se tramite un accordo tra privati, è consigliabile verificare l’eventuale presenza di ipoteche, fermi amministrativi o altri vincoli sul mezzo in questione. La visura, così si chiama il documento utile a verificare i dati di veicolo e proprietario, può essere richiesta ad un’Agenzia di pratiche auto oppure direttamente al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) ed è uno strumento utile per evitare il rischio di essere soggetti a frodi.

La visura è quindi un certificato che viene rilasciato direttamente dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Il documento contiene una serie di informazioni di carattere giuridico che riguardano il mezzo.
Al momento della richiesta di visura PRA, si riceverà un foglio contenente alcuni dati importanti, quali:

  • Informazioni tecniche del veicolo: tipologia dell’autovettura, targa, anno di immatricolazione, kW, cilindrata, telaio, tipo di alimentazione, classe e tipo di uso al quale è designata (uso privato per trasporto persone, nei casi in cui l’auto non è destinata ad usi specifici);
  • Informazioni anagrafiche riguardanti il proprietario del mezzo: codice fiscale, data di nascita, luogo di nascita e residenza;
  • Numero di quanti sono stati i precedenti proprietari;
  • Eventuali gravami (es. ipoteche che consentono al creditore di vendere il veicolo all’asta per soddisfare il credito) o vincoli che limitano la disponibilità del mezzo stesso (es. sequestri, pignoramenti, fallimenti, fermi amministrativi);
  • Informazioni riguardanti il certificato di proprietà (CDP): attesta la proprietà dell’auto e viene consegnato subito dopo il passaggio di proprietà. Dal 2015 non viene più rilasciato in formato cartaceo, bensì digitale (certificato di proprietà digitale – CDPD).

Oltre alla verifica dello stato della vettura, un altro motivo valido per richiedere una visura è il calcolo del bollo auto che si effettua in base alla potenza del mezzo in questione (kW o CV).

La visura auto per targa, che permette di ottenere informazioni tecniche riguardanti un determinato veicolo o dati anagrafici del proprietario sulla base del numero di targa, è la più richiesta perché fornisce a colui che acquista l’auto usata la certezza che la vettura può circolare liberamente.

Per richiedere la visura auto e avere i dettagli della situazione giuridico–patrimoniale di un veicolo occorre recarsi presso l’ufficio provinciale ACI – Pubblico Registro Automobilistico oppure utilizzare il servizio di visura online. Se si sceglie la visura targa auto in via telematica presso il sito dell’ACI, è necessario ricordare che il pagamento dovrà essere effettuato esclusivamente tramite PagoPA, il sistema di pagamenti elettronici che consente a cittadini e imprese di effettuare qualsiasi pagamento verso le pubbliche amministrazioni in modalità elettronica. L’importo complessivo da corrispondere sarà pari a 8,83 euro di cui 6,00 quale costo della visura e 2,23 + IVA al 22% quale costo del servizio telematico. Se, invece, si opta per richiedere la visura auto presso le Unità Territoriali ACI PRA, si dovrà versare l’importo di legge che varia da 15 a 20 euro.

Come si effettua il passaggio di proprietà?

Dopo essersi sincerati dello stato della vettura (presenza di ipoteche, fermi amministrativi o altri vincoli), è sufficiente procedere al passaggio di proprietà vero e proprio.

Chi acquista o vende un’automobile deve infatti adempiere a precisi obblighi di legge: se la compravendita avviene in concessionario, a tutte le pratiche penserà quest’ultimo, ma quando l’atto avviene fra due privati si hanno due possibilità: rivolgersi a un’agenzia di pratiche auto (che naturalmente ha un costo aggiuntivo) o sbrigare le pratiche in autonomia.

Nel caso in cui si decida di procedere da soli, è necessario munirsi di alcuni documenti fondamentali:

  • Certificato di proprietà cartaceo (CdP) o certificato di Proprietà Digitale (CDPD) del veicolo;
  • Carta di circolazione;
  • Documento di identità/riconoscimento non scaduto e codice fiscale dell’acquirente. Nel caso in cui l’acquirente del veicolo è un cittadino extracomunitario, occorre presentare il permesso di soggiorno originale;
  • Documento di identità/riconoscimento non scaduto e codice fiscale del venditore.

Sulla dichiarazione unilaterale di vendita (che può essere redatta sul retro del CdP cartaceo o del CDPD) andrà apposta una firma del venditore, in bollo, fatta autenticare al Comune o presso uno degli STA (Sportello Telematico dell’Automobilista) disseminati sul territorio nazionale; il passaggio di proprietà dovrà essere trascritto entro 60 giorni dall’autentica della firma del venditore (in caso di mancato adempimento è prevista una serie di sanzioni a carico dell’acquirente).

Quando si acquista una vettura usata, infatti, è necessario autenticare la firma del venditore sull’atto di vendita ed entro sessanta giorni dall’autentica è necessario richiedere presso gli STA il rilascio del Documento Unico di Circolazione e di Proprietà del veicolo (DU), nel quale sono indicati gli intervenuti mutamenti della proprietà e dello stato giuridico dell’auto.

È bene ricordare che, a partire dal 5 ottobre 2015, è stato introdotto il Certificato di Proprietà Digitale (CDPD) che, non essendo più cartaceo, ha il vantaggio di essere un documento in meno da conservare in auto oltre che quello di non essere falsificato o smarrito e di semplificare i passaggi di proprietà, evitando eventuali costi aggiuntivi (in caso di smarrimento, il documento non andrà ripagato come quello cartaceo, ma potrà essere scaricato online, a costo zero).

Quali sono i documenti per il passaggio di proprietà auto?

Per procedere al passaggio di proprietà effettivo occorre recarsi presso un Ufficio della Motorizzazione o al PRA (Pubblico Registro Automobilistico) portando con sé alcuni documenti:

  • Carta di identità dell’acquirente o comunque un altro documento di riconoscimento in corso di validità ed eventuale dichiarazione sostitutiva con cui l’acquirente dichiara la residenza, se diversa da quella indicata nel documento di identità ;
  • Marca da bollo da circa 16 euro, per autenticare la firma del venditore;
  • Certificato di proprietà cartaceo (CdP) o certificato di Proprietà Digitale (CDPD) del veicolo;
  • Fotocopia e originale del documento di identità e del codice fiscale dell’acquirente e del venditore;
  • Fotocopia e originale della carta di circolazione;
  • Eventuali deleghe, necessarie qualora l’acquirente nomini un delegato per effettuare la sottoscrizione dell’istanza unificata.

Una volta predisposti i documenti necessari, è sufficiente andare all’ufficio della Motorizzazione Civile o al PRA (Pubblico Registro Automobilistico), dove si dovranno compilare due moduli: uno per il passaggio di proprietà e l’altro per l’aggiornamento dei dati riportati sulla Carta di circolazione.

Dove fare il passaggio di proprietà auto?

Nel caso in cui si desideri effettuare il passaggio di proprietà auto in autonomia senza il tramite di intermediari o senza dover mettere mano al portafoglio per spese extra oltre a quelle normativamente previste, è possibile espletare le pratiche necessarie presso i seguenti uffici:

  • Comune di residenza: qui è possibile effettuare l’autentica della firma sull’atto di vendita, ma non è possibile espletare tutte le altre pratiche necessarie al completamento del passaggio di proprietà auto;
  • Motorizzazione Civile: in questa sede è possibile espletare tutte le pratiche, compresa l’autentica della firma e l’iscrizione della vettura al PRA;
  • ACI: presso questo ente è possibile procedere all’autenticazione della firma e procedere con l’aggiornamento del certificato di proprietà che dovrà poi essere portato all’ufficio della Motorizzazione Civile;
  • STA: lo Sportello Telematico dell’Automobilista, presente in tutte le Province italiane, consente di procedere con l’autenticazione della firma e con l’iscrizione al PRA senza doversi recare altrove.

Entrando nel dettaglio, è possibile evidenziare le differenze tra gli uffici più utilizzati per effettuare il passaggio di proprietà auto, il Comune e la Motorizzazione Civile.

Nel primo caso, quando si decide di effettuare il passaggio di proprietà auto in Comune, è indispensabile che, una volta venduta l’automobile, il venditore raggiunga uno degli uffici autorizzati all’autenticazione della firma e paghi l’ammontare di circa 16 euro per la marca da bollo necessaria per autenticare la firma del venditore.

Generalmente, dopo essersi recato presso il Comune, l’acquirente dispone di un massimo di 60 giorni per recarsi al PRA, il Pubblico Registro Automobilistico, per la trascrizione.
Con l’approvazione del Decreto “Cura Italia” con le misure di contenimento della pandemia da Covid-19, il limite massimo entro il quale l’acquirente può effettuare le modifiche sulla carta di circolazione è stato prorogato fino a 90 giorni successivi alla dichiarazione di cessazione dello stato di emergenza.

Dall’altro lato, se si decide di eseguire il passaggio di proprietà auto presso la Motorizzazione Civile, è possibile procedere con l’autenticazione della firma direttamente in sede.
Tuttavia, in questo caso, l’autenticazione deve avvenire nello stesso momento del passaggio di proprietà in modo da rendere immediati gli estremi del nuovo proprietario dell’auto.

Il passaggio di proprietà auto, però, può avvenire anche tramite l’ente nazionale ACI. In tal caso, è necessario registrare il passaggio di proprietà all’ACI entro 60 giorni, e sarà lo stesso ente a emettere la documentazione digitale con le modifiche apportate. Dopodiché, è necessario recarsi presso l’ufficio di Motorizzazione Civile provinciale per il rilascio della carta di circolazione aggiornata.

Se si dovesse avere poco tempo a disposizione o non si volesse incappare in tranelli burocratici, è sempre possibile usufruire dei servizi offerti dalle agenzie private, specializzate in questo tipo di attività riguardanti la mobilità.

Quanto costa il passaggio di proprietà auto usata?

Nel momento in cui si raggiunge un accordo tra le parti, il venditore e l’acquirente, con l’avvenuta sottoscrizione del contratto di vendita, è necessario indagare i costi del passaggio di proprietà dell’auto.

Anzitutto, come riportato antecedentemente, il venditore deve recarsi per l’autenticazione della firma presso gli uffici preposti dove deve corrispondere l’ammontare di circa 16 euro per la marca da bollo. Fatto ciò, il testimone passa all’acquirente che deve farsi carico di un totale variabile.

Il costo previsto per legge per il passaggio di proprietà auto è composto dalle seguenti voci di spesa:

  • Imposta Provinciale di Trascrizione (IPT), il cui importo varia a seconda del tipo di veicolo e della provincia di residenza. Di solito l’IPT è di 151 euro per le auto fino a 53 kW, mentre per le auto oltre tale soglia è proporzionale ai kW. Tuttavia, le Province possono aumentare l’importo stabilito dal Ministero delle Finanze fino a un massimo del 30%;
  • Emolumenti ACI pari a 27 euro;
  • Istanza unificata (32 euro) e rilascio del documento unico di circolazione (16 euro), cui aggiungere i costi per i versamenti postali;
  • Diritti DT (Motorizzazione Civile) pari a 10,20 euro;
  • Imposta di bollo per autenticazione dell’atto, 16 euro se redatto in forma digitale presso lo STA. Se redatto in modalità cartacea, invece, è necessario apporre una marca da bollo pari a 16 euro.

Chi si rivolge allo STA di una delegazione ACI o a un’agenzia di pratiche auto deve inoltre aggiungere i costi del servizio, versando tutte le somme con i metodi di pagamento disponibili presso l’intermediario. Agli uffici del PRA si può pagare invece solo con bancomat o carta di debito prepagata; in Motorizzazione i costi per IPT ed emolumenti si pagano mediante PagoPA direttamente sul sito dell’ACI, mentre i pagamenti relativi a imposte di bollo e diritti DT possono essere effettuati presso gli uffici postali tramite bollettini, nei tabaccai convenzionati oppure online sul Portale dell’Automobilista, consegnando poi le attestazioni di versamento.

Casi particolari del passaggio di proprietà auto

Passaggio di proprietà auto di defunto

Ereditare il veicolo di un defunto è infatti un caso molto frequente. In questo caso quindi non si tratta di un vero e proprio passaggio di proprietà dell’auto del defunto, bensì il beneficiario si reca a registrare l’auto ereditata.

Quando si eredita un’automobile, infatti, è necessario autenticare la firma dell’erede sull’atto di accettazione dell’eredità che deve essere registrata all’ACI – Pubblico Registro Automobilistico (PRA) entro 60 giorni. L’ente poi rilascerà il certificato di proprietà digitale aggiornato e richiederà l’aggiornamento della Carta di circolazione all’ufficio provinciale della Motorizzazione Civile. Ovviamente, per poter utilizzare la vettura ereditata è necessario contattare la compagnia di assicurazione per modificare l’intestatario della polizza.

L’automobile intestata ad una persona deceduta quindi non può circolare su pubblica strada fino quando non viene effettuato il passaggio di proprietà al PRA e non viene aggiornata la Carta di Circolazione presso la Motorizzazione Civile e, in ogni caso, entro i 6 mesi dal decesso del parente.

I documenti necessari per procedere alla registrazione dell’atto al PRA e l’aggiornamento alla Motorizzazione Civile sono rispettivamente:

  • Copia del testamento o atto di accettazione dell’eredità, che devono essere autenticati;
  • Carta di circolazione;
  • Certificato di proprietà;
  • Modello NP3B: facilmente reperibile online oppure allo sportello che richiede l’inserimento dei dati del defunto;
  • Modello TT2119: al pari del precedente anche questo documento si può scaricare online oppure ritirare allo sportello e viene utilizzato per aggiornare la Carta di circolazione;
  • Documento d’identità e codice fiscale degli eredi;
  • Dichiarazione sostitutiva per il Dipartimento Trasporti Terrestri, una per ogni erede;
  • Nel caso di più di un erede occorre compilare anche i modelli NP4B e DTT333.

In questo caso, gli oneri per il passaggio di proprietà di un’auto ereditata ammontano a:

  • imposta di bollo per registrare l’atto al PRA pari a 48,00 euro;
  • imposta di bollo per aggiornare la Carta di Circolazione pari a 16,00 euro;
  • diritti DTT per la Motorizzazione Civile che ammontano a 10,20 euro;
  • spese per la pratica all’ACI per 27,00 euro;
  • eventuale imposta provinciale di trascrizione: si tratta di un’imposta che varia in base al tipo di veicolo e alla Provincia di residenza dell’erede. In linea di massima si calcola moltiplicando una quota fissa stabilita dal Ministero delle Finanze per il numero di kWh della vettura se supera i 53 kWh.

Anche in caso di passaggio di proprietà di un’auto ereditata, la pratica può essere sbrigata dal singolo cittadino, che si reca nei vari uffici competenti e procede a regolarizzare la posizione dell’automobile oppure ci si può rivolgere a un’agenzia pratiche auto, che provvederà a espletare tutta la burocrazia necessaria. In questo caso, a tutti i costi appena elencati vanno aggiunte le commissioni per l’intermediario.

Passaggio di proprietà auto storiche

Per auto storica o auto d’epoca si fa riferimento a una vettura ultratrentennale o di interesse storico, ossia immatricolata da almeno 20 anni. Anche in questo caso l’iter da compiere non cambia da quanto descritto in precedenza: sarà necessario recarsi all’ACI e sostenere i costi fissi (48 euro, così come visto per le auto non storiche). A questi costi fissi si aggiunge l’IPT (Imposta provinciale di trascrizione), che in genere si ammonta a circa 50 euro, poiché le auto storiche ultratrentennali godono di IPT ridotta.

Passaggio di proprietà auto padre e figlio

Il passaggio di proprietà tra padre e figlio, agli occhi della Motorizzazione Civile e del PRA è visto come un regolare passaggio di proprietà tra privati. Non vi sono variazioni né dei costi da sostenere, né in termini di documenti da presentare.

Altri casi particolari

Esistono però altri casi particolari, per i quali la procedura può variare a seconda della fattispecie in esame. Si tratta rispettivamente di:

  • Società: nel caso in cui una delle due parti sia una società, è d’obbligo la presenza dell’amministratore della società munito di visura camerale, non più vecchia di 6 mesi. La visura camerale è un documento rilasciato dalla banca telematica della Camera di Commercio che contiene i dati dell’azienda e può essere richiesta anche all’atto di passaggio per un costo aggiuntivo di 20 euro;
  • Cointestazioni: nel caso in cui ci sia più di un acquirente o di un venditore, si rende necessaria la presenza di tutte le parti;
  • Cittadini extracomunitari: devono presentare un permesso di soggiorno valido al momento del passaggio di proprietà dell’auto;
  • Documenti smarriti: in questo caso è necessario presentare la regolare denuncia di smarrimento, sporta presso la Stazione di Polizia o Carabinieri.