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Motore termico, motore elettrico e ricarica: le auto ibride oggi

Il fenomeno dell’auto ibrida

Si tratta di una delle novità più importanti degli ultimi anni nel campo dell’automotive: le auto ibride, dal lontano 1997 (quando Toyota in Giappone immatricolò il primo veicolo con due propulsori) ad oggi sono scesi in strada oltre 8 milioni di veicoli, di cui un milione solo negli ultimi 10 mesi.

Come si spiega questo successo?

Se anche si volessero tirare in ballo semplici fenomeni di moda (che sicuramente fanno la loro parte), la crescente attenzione all’ambiente da parte di molti automobilisti fa sì che, al momento dell’acquisto dell’auto, molti guardino anche alle emissioni. Rispetto a 20 anni fa inoltre, i modelli di auto ibride si sono adeguati agli standard di estetica e di prestazione delle altre vetture. Il mercato infatti propone modelli ibridi di Suv, di auto compatte, di City car e anche di macchine con centinaia di cavalli sotto il cofano e con prezzi da svariate decine di migliaia di euro. Insomma ce n’è per tutti i gusti.

Ma come funzionano le auto ibride?

Full, plug-in e mild

hybrid 428183_1920 300x180Un’auto ibrida è detta così proprio per il fatto di essere un mix, ovvero perché dotata di due propulsori: uno termico (alimentato a benzina, eccezion fatta per alcune Volvo, che sono le sole ad abbinarvi un motore diesel) e uno elettrico. Quest’ultimo è collegato ad una batteria, che a seconda dei casi, si rigenera in modo diverso e che ha il compito di accumulare l’energia elettrica generata e di ridistribuirla a seconda delle necessità.

Al momento attuale, si annoverano tre tipi di motore ibrido:

  • Full Hybrid o ibrida full: fino ad una determinata velocità di crociera il motore ibrido è completamente autonomo, rispetto al propulsore termico;
  • Ibrida plug-in: si ricarica anche con la corrente elettrica di casa o alle colonnine apposite che si trovano in città; il motore è più potente di quello full Hybrid (da 1 a 8 kWh) e gode di maggiore autonomia (fino a 50 – 60 km/h). Una ricarica completa necessita di 3 – 4 ore di tempo;
  • Il Mild hybrid è un modello di auto ibrida in cui il motore elettrico interviene solo in determinate situazioni: la messa in moto e la marcia a velocità molto ridotta. Anche se le emissioni di CO2 di questo tipo di auto non sono comunque pari a zero, l’ibrido mild consente di entrare gratuitamente nelle ZTL.

Motore elettrico o motore a benzina?

Come funzionano le auto ibride? Quando interviene il motore elettrico?

La vettura ibrida è alimentata dal motore elettrico in partenza e a basse velocità (che a seconda dei modelli possono andare dai 40 km/h ai 60 km/h). Il propulsore elettrico è molto prestante e consente di godere di un’ottima accelerazione.

Nel momento in cui, il conducente acceleri ulteriormente interviene il motore termico, imprimendo la potenza necessaria.

A velocità di crociera, o comunque costante, i due propulsori combinano i loro effetti, massimizzando i risparmi.

Quando l’auto si ferma, i due motori si arrestano immediatamente e anche questo è una funzione che aumenta il risparmio di carburante e riduce le emissioni rispetto alle auto tradizionali (o almeno rispetto a quelle ancora sprovviste del sistema start & stop).

La ricarica delle batterie

Visto come funzionano le auto ibride, vediamo ora come si ricaricano le loro batterie.

Nei modelli plug-in una presa elettrica consente di caricare la batteria tramite la rete di casa o le colonnine dei parcheggi e delle aree specifiche; negli altri modelli di auto ibride, la batteria legata al propulsore elettrico si ricarica in tutte le fasi di accelerazione e in quelle di decelerazione e frenata. E questo evitando quindi qualsiasi intervento manuale.

Sarà infatti l’auto stessa a trasformare in energia elettrica l’energia dissipata sotto forma di calore in fase di frenata o di attrito in fase di decelerazione. Inoltre anche l’energia generata dal motore termico ogni volta che il livello di carica della batteria scenda al di sotto di una soglia prestabilita.

Generalmente, le batterie sono garantite per 5 anni e, attraverso dei controlli annuali, la loro garanzia può essere prorogata di altri 60 mesi.