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Che cosa dobbiamo conoscere riguardo alle Assicurazioni di Auto d’epoca?

Innanzi tutto, dobbiamo considerare che la normativa italiana in materia fa distinzione tra auto d’epoca e auto storiche.

Entrambe debbono avere superato il ventesimo anno di età, tenendo presente che fa fede la data di costruzione e non quella di immatricolazione.

Le auto d’epoca, però, sono vetture che sono state cancellate dal Pubblico Registro Automobilistico e quindi non più idonee alla circolazione. Generalmente, si tratta di cimeli da collezione, ammirati in musei o in autorimesse private, e possono circolare soltanto occasionalmente, in caso di raduni o di manifestazioni pubbliche, previa autorizzazione speciale, ed esclusivamente sul percorso prestabilito.

Per auto storiche, invece, si intendono quelle vetture che, pur avendo più di 20 anni, siano ancora regolarmente iscritte al P.R.A. e possano quindi circolare liberamente.

Ma l’età del mezzo non è sufficiente a definire “storica” un’automobile. La cosa infatti non avviene in automatico. La normativa prevede che per essere riconosciuta come auto storica, la vettura risulti registrata all’ASI – Auto Storiche Italiane – (i possessori di moto seguiranno analoga procedura, dovendosi iscrivere alla FMI – Federazione Motociclistica Italiana).

Non è necessario recarsi direttamente all’ASI per l’iscrizione, è possibile farlo anche attraverso club riconosciuti che attestino l’idoneità del mezzo.

La distribuzione di siffatti club sul territorio nazionale è piuttosto disomogenea. Alcune regioni, come Val d’Aosta, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Molise, Basilicata non sono ancora coperte dalla loro presenza. Altre, quali il Piemonte, la Calabria e la Sicilia ne hanno invece un cospicuo numero.

Simuliamo un calcolo di assicurazione per auto storica

Effettivamente, la legge prevede buone agevolazioni per i possessori di auto storiche.

In primo luogo, il premio da corrispondere è notevolmente più basso della norma.

In secondo luogo, è prevista una classe di merito fissa che va a superare la logica del bonus/malus.

In terzo luogo, è prevista la guida libera senza spese aggiuntive (in pratica, viene concesso, senza sovrapprezzo, il permesso di guidare il mezzo a più persone, di norma quattro, dando la possibilità, ad esempio, di usare indistintamente l’auto a tutti i membri di una stessa famiglia. Da tenere presente, comunque, che per stipulare assicurazioni di auto d’epoca l’età minima è fissata a 23 anni).

In quarto luogo, le compagnie di assicurazione applicano la cosiddetta “formula garage”, che vuol dire far beneficiare i possessori di più auto storiche di ulteriori significativi sconti sulle polizze che riguardano tutte quelle oltre la prima.

Sul fronte delle spese, l’iscrizione all’ASI, è contemplata in 41 euro. Quella ai club federati non è costante, ma per legge la differenza deve superare i 100 euro. Quindi la spesa minima oltrepassa i 140 euro.

Le compagnie di assicurazioni applicano tariffe che variano notevolmente l’una dall’altra, mediamente un preventivo di assicurazione per auto storica ASI si colloca comunque fra i 100 e i 150 euro.

Ci sono, infine, alcune compagnie che effettuano anche preventivi online di assicurazione per auto storiche.