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Comprare un’auto all’estero: come fare?

L’acquisto dell’auto all’estero: perché sì?

Non c’è dubbio che, se effettuato con le dovute attenzioni, mettendo sulla bilancia il risparmio da una parte e le spese aggiuntive dall’altra, l’acquisto di un’auto usata all’estero è un’operazione che conviene.

Sta diventando, infatti, una pratica sempre più diffusa, anche se le cifre rimangono relativamente modeste.

Le ragioni?

L’interesse per le auto acquistate direttamente nel paese produttore (nuove o usate che siano) si spiegano con:

  • Prezzi più bassi rispetto all’Italia;
  • Una svalutazione maggiore dell’usato, nel paese estero, dovuto a prezzi per la manodopera più elevati;
  • Politiche (applicate nei Paesi esteri) che prevendono maggiori incentivi ad acquistare il nuovo, che di conseguenza, portano gli automobilisti a sbarazzarsi di un veicolo dopo 2 – 4 anni.

Questo fa sì che per un italiano sia relativamente facile incappare nell’affare e portarsi a casa un modello tutto sommato poco usato e comunque in buone condizioni, con un risparmio di svariate migliaia di euro, rispetto allo stesso acquisto fatto in Italia.

L’acquisto dell’auto all’estero: perché no?

acquisto auto usate in GermaniaPerché allora dicevamo che la tendenza all’acquisto dell’auto usata all’estero, pur incrementando, non sta diventano un fenomeno di massa?

Anche in questo caso non esiste una sola risposta:

  • È necessario fare bene i propri calcoli per valutare se l’acquisto, considerando il risparmio da una parte e le spese aggiuntive dall’altro (tra cui, eventualmente, quelle richieste dalla concessionaria se si occupa di tutte le pratiche), sia conveniente oppure no;
  • Trovare l’auto giusta non è semplice come dirlo. Una cosa è scorrere le pagine online dei rivenditori per puro piacere personale, un’altra è farlo ai fini dell’acquisto:
    • Il veicolo corrisponderà veramente a quanto descritto?
    • E se si trattasse di una truffa?
    • Riuscirò a spiegarmi correttamente e capire il mio interlocutore, considerato che almeno uno dei due comunicherà in una lingua che non sarà la sua?
    • Come farò a sbrigare tutte le pratiche burocratiche e amministrative?
  • Una volta effettuato l’acquisto dell’auto usata all’estero, bisognerà provvedere a portarla in Italia o a farla portare (e anche questi sono capitoli di spesa aggiuntivi);
  • Si dovrà infine provvedere alla registrazione presso il PRA e al pagamento dell’IVA.

Il trasporto dell’auto in Italia

Una volta trovata l’auto giusta, e una volta andato a buon fine l’atto di compravendita, il veicolo nuovo sarà di nostra proprietà.  Ora sarà necessario organizzare il trasporto in Italia.

Questo potrà avvenire secondo diverse modalità.

La prima prevede di mantenere invariata la targa estera, di condurla o di farla condurre fino a destinazione, dove poi si provvederà alla nuova immatricolazione e al cambio della targa.

La seconda soluzione è invece quella di provvedere alla nuova immatricolazione prima di andare a ritirare l’auto, di effettuare il cambio delle targhe e di mettersi al volante

Una terza possibilità, infine,  è quella di viaggiare senza nessuna targa: questo ovviamente sarà possibile solo facendo trainare l’auto da un veicolo regolarmente immatricolato e assicurato o affidando il compito ad una ditta di trasporti specializzati.

L’ultima fase: l’immatricolazione

La procedura di immatricolazione e di iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico, differisce a seconda che l’acquisto dell’auto sia stato effettuato in un Paese dell’Unione Europea o al di fuori dell’UE.

Nel primo caso (UE più Islanda, Norvegia e Liechtenstein), le procedure potranno essere espletate allo Sportello Telematico dell’Automobilista. I documenti da presentare saranno:

  • Documento di identità dell’acquirente;
  • Certificato di conformità europeo della vettura;
  • Modello NP2C, se è stato redatto l’atto di vendita;
  • Modello NP2D, se non è stato redatto l’atto di vendita.

Tra le spese cui fare fronte (che si andranno, dunque, a sommare a quelle sostenute per l’acquisto e per il trasporto dell’auto), bisognerà calcolare:

  • Imposta provinciale di trascrizione e costi per il rilascio delle targhe (variabili da una provincia all’altra);
  • Emolumenti ACI: 27,00€,
  • Bollo per l’iscrizione al PRA: 32,00€.

Se invece l’auto è stata acquistata al di fuori dell’Unione, non sarà possibile rivolgersi allo Sportello Telematico, ma sarà necessario recarsi all’ufficio provinciale della Motorizzazione, dove verrà rilasciata la lista completa dei documenti da consegnare e delle tasse da pagare