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Diagnosi dell’auto: chi la fa, cos’è, come funziona?

diagnosis 400220_960_720 300x200Si fa un gran parlare di diagnosi dell’auto, di mappatura o rimappatura della centralina. Da quando l’elettronica è diventata una parte fondamentale del veicolo, la figura del meccanico, si può dire, si è ridimensionata a vantaggio dell’elettrauto; oppure, se si preferisce, ha preso piede il ruolo del meccatronico.

Ma chi è costui? Di cosa si occupa?

Fondamentalmente è colui che si occupa della diagnosi dell’auto, per individuare i problemi, le loro cause e dare indicazioni per le soluzioni.

La tenuta di strada, il carico di emissioni generato dal propulsore, il circuito di carica, la gestione del motore, i sistemi di ESP, ABS e tanto altro come airbag e climatizzazione automatica: sono sempre più i campi di applicazione della meccatronica.

L’autodiagnosi del mezzo

Si inizia con l’autodiagnosi delle centraline, già presenti su ogni veicolo moderno. Le centraline di gestione degli impianti infatti riescono a fare una prima diagnosi dell’auto, verificando i segnali in ingresso di tutti i sensori posizionati nei punti strategici del mezzo; nel caso riscontrino dei valori non coerenti, provvedono all’accensione di una spia sul quadro strumenti (la quale attirerà l’attenzione dall’automobilista, che provvederà a recarsi in officina).

Gli strumenti di diagnosi dell’auto, in questa fase, possono anche prevedere il funzionamento del veicolo a prestazioni ridotte. Ma non è tutto, perché continueranno il loro lavoro interagendo con le altre centraline e comunicando i dati relativi al guasto, registrando tutte le informazioni in un “codice guasto”. Questi dati saranno poi letti in officina.

Il lavoro in officina

In officina, a questo punto, si procederà all’analisi strumentale: degli apparecchi specifici consentono di misurare i segnali in ingresso e quelli in uscita dalle centraline interessate dal guasto. In particolare, il meccatronico provvederà a verificare quei valori non coerenti, andando ad agire e ad interagire con i sensori e con gli attuatori: in questo modo gli sarà possibile verificare il funzionamento dei sensori stessi e dei cablaggi elettrici relativi.

Questo comporta, com’è ovvio pensare, che l’autoriparatore meccatronico dovrà essere dotato di competenze molto specifiche: avrà seguito una formazione dettagliata e approfondita in materia. Unendo le nozioni apprese ad un’esperienza adeguata, sarà in grado di individuare con estrema precisione le cause che stanno all’origine del guasto. Dovrà essere in grado di effettuare più e più volte le misurazioni, per confrontarle tra loro e trarne le dovute considerazioni.

Come, ad esempio, se sia preferibile procedere alla riparazione o alla sostituzione del pezzo interessato.

Lo scopo è quello di non procedere per tentativi, come troppo spesso viene fatto nelle officine meccaniche o di elettrauto tradizionali, ma di andare direttamente all’origine del problema.

Centraline e rimappature

Dove e come agisce quindi il meccatronico con i suoi strumenti di diagnosi dell’auto?

Egli dovrà individuare i problemi inerenti alla trasmissione automatica; verificare i consumi di carburante e l’efficienza del motore; verificare, confrontare e comunicare dei valori e dei parametri ben precisi; leggere la memoria delle centraline e capire cosa sia successo, ai fini della riparazione; controllare un eventuale malfunzionamento dei sensori; programmare e mappare (o rimappare) le centraline, per migliorare le prestazioni e i consumi.

Ma cosa si intende con “rimappare l’auto”?

La rimappatura è un processo attraverso il quale i parametri, con i quali l’auto è stata omologata sono modificati, per ottenere prestazioni più elevate, soprattutto a livello di motore, impianto frenante e sistema di scarico. L’alterazione di questi parametri andrà a modificare la sicurezza e la stabilità della vettura, ma non solo: anche le emissioni degli inquinanti del veicolo cresceranno e, quindi, il rischio è quello di superare i limiti di legge.

Rimappare la centralina dell’auto, quindi, è legale, ma solo se il mezzo verrà poi sottoposto a verifica da parte della Motorizzazione Civile per ottenere una nuova omologazione.