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Il trasporto dei disabili in auto: tutto quello che c’è da sapere

handicap parking 2328893_960_720 300x245 300x245Negli ultimi anni sono stati messi in commercio sempre più di frequente mezzi che semplificano il trasporto di disabili in auto. Nei casi di handicap meno invalidanti  i veicoli possono essere utilizzati così come escono dal concessionario, mentre per patologie più gravi sono da prevedere delle modifiche, da decidere di caso in caso, al momento di scegliere e ordinare il veicolo stesso.

In ogni caso, rispetto a qualche tempo fa, per una persona che si sposta su di una carrozzina è diventato certamente meno difficoltoso salire e scendere da un veicolo a motore. E questo ha contribuito e sta contribuendo, almeno in parte, all’abbattimento di alcune barriere fisiche, contro cui sono costretti a scontrarsi quotidianamente migliaia di disabili nel nostro paese.

La tecnologia a servizio dei disabili in auto

La tecnologia ha ovviamente aiutato tantissimo in questo senso e, in futuro, non farà che semplificare ulteriormente gli spostamenti di persone diversamente abili.

Anzi proprio la tecnologia, attraverso l’installazione sullo sterzo della totalità dei comandi, sta dando la possibilità anche a chi abbia perso – o non abbia mai avuto – l’utilizzo della gambe, di spostarsi in maniera completamente autonoma: recarsi al lavoro, all’università, uscire per il tempo libero, non è più impossibile oggi.

Per salire e scendere, che sia lato passeggero o lato guidatore, esistono diverse soluzioni di carico e scarico, che fanno leva su pianale ribassato o rampa pieghevole. In tutti i casi, la salita e la discesa sono possibili sia con le carrozzine manuali, sia con quelle elettriche, di piccole, medie e grandi dimensioni.

La consulenza

Dato che, se si eccettuano casi di handicap meno gravi, ognuno avrà esigenze differenti, le case produttrici mettono a disposizione uno o più modelli per il trasporto dei disabili in auto. Questi saranno poi personalizzati sulla base delle preferenze e delle necessità di ognuno.

Solitamente la persona interessata richiederà una consulenza (gratuita, ovviamente), compilando un modulo disponibile anche online. Sarà cura del servizio clienti poi richiamare per capire verso quale modello orientarsi, proponendo tutte le soluzioni possibili e scegliendole con il cliente.

Gli incaricati forniranno tutte le informazioni necessarie, come: modelli di auto, adattabilità secondo la patologia, opzioni aggiungibili, ma anche agevolazioni fiscali. Infatti, a seguito della personalizzazione e dell’acquisto di un’auto adattata, la persona disabile potrà usufruire di riduzioni o esenzioni dal pagamento del bollo, Iva, Irpef e IPT, che prescindono dalla gravità della patologia, dal deficit motorio e dall’eventuale fruizione dell’indennità di accompagnamento.

Se poi la persona disabile si vorrà mettere alla guida, dovrà conseguire prima una patente speciale, con la quale dimostrerà di saper utilizzare tutta la strumentazione, anche in condizioni reali.

Le modifiche al veicolo e l’autorizzazione del Ministero

Le modifiche che saranno autorizzate dalla Motorizzazione potranno riguardare l’accesso all’auto o gli strumenti di guida.

Nel primo caso, le modifiche intervengono per installare un sedile scorrevole e girevole allo stesso tempo, delle specifiche pedane, un braccio sollevatore, uno scivolo a scomparsa, un sistema di ancoraggio della carrozzina e di ritenuta della persona disabile tramite una particolare cintura.

Nel secondo caso invece si andranno a modificare il cambio automatico o la frizione automatica, i dispositivi di controllo delle luci, la presa sul volante, il clacson; o si andranno ad installare l’acceleratore manuale, il freno di stazionamento, la cintura di sicurezza diagonale, solo per citarne alcuni.

Tutte le modifiche che saranno apportate al modello per il trasporto disabili in auto dovranno essere alla fine riportate nella Carta di Circolazione del veicolo.

In generale, comunque, il Ministero dei Trasporti autorizza qualsiasi allestimento e adattamento ai veicoli dedicati ai disabili. Ovviamente, la condizione sine qua non è che queste modifiche siano funzionali all’accesso o alla guida del mezzo per la persona disabile.

Tutti gli adattamenti sono possibili se, e solo se, si utilizzano dispositivi regolarmente accettati dall’articolo 327, comma 4 del Regolamento di esecuzione del Codice della Strada.

Sarà la Commissione Medica Locale che approverà le modifiche richieste, in funzione dell’handicap, da accertarsi attraverso una visita. Ottenuta la certificazione, si dovrà contattare la concessionaria o una delle officine autorizzate alle modifiche per il trasporto di disabili in auto. L’officina, terminati i lavori di modifica, rilascerà una certificazione in cui assicura, sotto la propria responsabilità, che le modifiche apportate al veicolo corrispondono a quelle stabilite dal Codice della Strada.

Una volta modificato il veicolo, questo dovrà essere collaudato presso l’Ufficio della Motorizzazione civile della provincia cui appartiene l’officina. L’ultima fase, prima di mettersi su strada, sarà quella di aggiornare la Carta di Circolazione.