Varie

Incidente tra auto e moto: di chi è la responsabilità?

Il tema della sicurezza stradale, e in particolare delle singole responsabilità che ciascuno di noi ha quando adotta comportamenti non idonei che possono rappresentare un rischio per noi e per gli altri, chiama in causa tutti, nessuno escluso.

La strada di per sé non è rischiosa, ma disattenzioni e noncuranza possono renderla teatro di eventi molto tristi come incidenti di gravità più o meno elevata.

Se questo è vero in valore assoluto, lo è ancor di più quando il sinistro avviene tra mezzi di diversa tipologia, come un’automobile ed una moto (sia essa di grande cilindrata o un piccolo scooter) e nella maggior parte dei casi sono proprio i centauri ad avere la peggio. Ma di chi è la colpa? Ogni caso è diverso e, molto probabilmente, un automobilista tenderà a dare la colpa al motociclista e viceversa: la verità come sempre è nel mezzo:

  • Da una parte ci sono gli automobilisti che, forti della loro predominanza fisica, e magari distratti dal telefono, dal navigatore o da altri strumenti che tengono a portata di mano, tendono a non dare la giusta considerazione ai mezzi a due ruote che, di dimensioni ridotte, passano rapidamente negli specchietti retrovisori, per poi scomparire;
  • Dall’altra parte i motociclisti, sicuri della velocità e dell’agilità (presunta o reale) del loro mezzo, si sentono a volte portati ad azioni di dubbia legalità e a sorpassi azzardati.

Come evitare incidenti tra auto e motoOgni evento, poi, è diverso da altri che possono verificarsi, pertanto non c’è quasi mai una ragione assoluta: non tutti i motociclisti sono incauti e non tutti gli automobilisti sono arroganti e distratti. Molti di loro, a prescindere dalla grandezza e dalla tipologia del mezzo che incontrano per strada, si comportano correttamente, rispettando le regole.

Ma i dati parlano chiaro e gli incidenti tra auto e moto sono all’ordine del giorno: cosa fare dunque per ridurre i rischi di impatto?

 

Cinque consigli utili per ridurre il rischio di impatto tra auto e moto

Oltre a una guida sempre e comunque prudente e attenta, che rispetti tutte le norme previste dal Codice della Strada (infranto da un automobilista su due, secondo le statistiche, purtroppo), bisogna tenere a mente che la noncuranza verso gli altri, la distrazione e l’abuso di alcol, l’uso di droghe e molti altri fattori rappresentano la fonte di rischio più diffusa.

Quando ci si mette alla guida di un veicolo, qualunque esso sia, bisogna essere certi delle proprie capacità psico-fisiche, considerare le condizioni atmosferiche e le condizioni del manto stradale o della conformazione stessa della strada che si percorre. La prudenza e la concentrazione dovrebbero essere compagne di viaggio immancabili.

In aggiunta a quanto detto vi sono cinque indicazioni che possono aiutare chiunque a fare la propria parte per evitare un impatto.

Incroci e strade dritte

Sebbene molto spesso si pensi che siano le strade strette o con molte curve a rappresentare il pericolo maggiore per automobilisti e motociclisti, uno dei punti più critici della strada è rappresentato dagli incroci. “Dare precedenza” o “avere precedenza” non deve mai rappresentare il diritto in senso assoluto a passare: soprattutto se ci si trova in sella a una moto o a uno scooter, infatti, è fondamentale prestare sempre la massima attenzione in prossimità di un incrocio.

Nel primo caso, prima di partire, verificando che non vi siano auto, moto o altri mezzi in transito, cui dare la priorità al passaggio. Nel secondo caso l’attenzione dovrà comunque essere massima: può sempre darsi il caso che qualcuno abbia deciso di “prendersi la precedenza” o, più semplicemente, che stia passando per pura distrazione. Se un’auto è in prossimità dell’incrocio, poi, sarebbe sempre opportuno cercare di capire le sue intenzioni prima di passare. Meglio perdere qualche secondo allo stop, che passare qualche ora al Pronto Soccorso. O peggio!

Se gli incroci sono notoriamente un punto critico, questo non vuol dire che le strade dritte siano più sicure: specie sulle strade di campagna può capitare, forse più che in città, di trovare qualcuno che guidi in maniera troppo disinvolta ed esca da una stradina, da un cancello o da una piazzola, all’improvviso, senza fare troppa attenzione se altri mezzi stiano arrivando, convinto di trovarsi in una situazione tranquilla.

Il motociclista, in particolare, dovrà cercare di anticipare con lo sguardo, sulla medio-lunga distanza, tutto quello che potrebbe costituire un pericolo da evitare: bambini, animali, oggetti e automobili, ovviamente.

Le rotonde e le code

Particolare attenzione occorre prestare anche alle rotonde, o rotatorie, un tipo di intersezione a raso tra due o più strade il cui funzionamento non è ancora evidentemente chiaro a tutti. Anche se sono state introdotte da anni lungo le strade che percorriamo tutti i giorni, infatti, ci sono ancora persone che non le sanno affrontare nella maniera corretta e rimangono lì in attesa senza capire quale sia il momento giusto per passare o, peggio, intraprendono manovre azzardate: chi ha la precedenza? Chi entra nella rotonda o chi esce?

Chiariamo una volta per tutte il funzionamento della rotatoria. La precedenza spetta sempre a chi è già all’interno della rotonda, a meno che si sia in assenza di segnali che indichino la precedenza stessa: solo in quel caso chi s’immette ha diritto a passare per primo. Un comportamento virtuoso, comunque, prevede, quando si è in prossimità di una rotonda, di rallentare prima di inserirsi, assicurandosi di avere lo spazio e il tempo necessari e, soprattutto, se chi sta arrivando è un’auto a velocità sostenuta o un camion, con spazi di frenata piuttosto lunghi. Per uscire dalla rotonda, poi, è necessario ricordarsi di segnalare tempestivamente le intenzioni e posizionarsi appena possibile sulla destra.

Se incroci, rotonde e strade ad alta velocità rappresentano un rischio molto serio per i motociclisti, le code di automobili non rappresentano di certo una condizione sicura, specie per chi non intende stare al passo degli altri e vuole superare. Ebbene, gli slalom non sono consigliati, in quanto altamente pericolosi: un comportamento cauto prevede di scegliere una corsia facendo attenzione

anche alle macchine posizionate intorno e non solo a quelle davanti e dietro alla propria.

Capita sempre, anche tra gli automobilisti, di trovare chi cambi corsia all’improvviso. Anche se la velocità, in questo caso, non sarà mai eccessiva, evitare l’impatto è la cosa migliore e per farlo basta prestare attenzione.

In autostrada

Infine, ma non meno importante, parliamo dell’autostrada. Qui i pericoli sono fondamentalmente due. Il primo è quello degli svincoli, per accedere ai quali è necessario essere particolarmente vigili, segnalando per tempo le proprie intenzioni mediante l’uso delle frecce e guardando cosa stanno per fare le auto che precedono e che seguono;

Il secondo è l’angolo cieco, ovvero quell’angolo morto di un’auto, zona inaccessibile al campo visivo del conducente, il quale potrebbe, per questo, non essere consapevole della presenza di una moto, uno scooter o perfino di un’auto. Le autovetture più moderne montano sensori specifici, due telecamere integrate negli specchietti laterali che rivelano la presenza di veicoli in avvicinamento e li segnalano al conducente mediante segnali acustici o luminosi.

Per evitare il rischio di incorrere in incidenti stradali causati proprio dalla presenza di veicoli “nascosti” nell’angolo morto ci sono alcuni accorgimenti possibili:

  • Regolare correttamente il sedile: così da avere una visibilità maggiore di tutti gli specchietti retrovisori e una migliore mobilità;
  • Regolare gli specchietti retrovisori: se lo specchietto centrale deve essere centrato sul lunotto posteriore infatti, gli specchietti laterali devono permettere di vedere solo la parte posteriore del veicolo;

Prestare la massima attenzione in fase di manovra: sorpassi, cambi di corsia o attraversamenti necessitano di attenzione e di piena consapevolezza dell’ambiente circostante;

  • Usare sempre le frecce: per informare gli altri utenti della strada delle nostre intenzioni;
  • Aiutarsi con il movimento: muovere la testa, girandosi, in alcuni casi specifici può aiutare ad aumentare la visibilità.

Che si sia pedoni, automobilisti, motociclisti o ci si trovi alla guida di un camion, quando si transita su una strada, qualunque essa sia, la prudenza deve essere commisurata ai rischi che si corrono e gli incidenti, di qualunque entità, andrebbero sempre evitati. Meglio impiegare qualche minuto in più o concedere una precedenza che ci spettava che dover aspettare ore per la compilazione di un modulo di constatazione amichevole, l’arrivo delle Forze dell’Ordine o, peggio, dell’ambulanza. 

Aver stipulato una buona assicurazione auto sicuramente può essere di aiuto, ma non necessitare del suo intervento è la scelta economicamente e civilmente più responsabile.