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Bollo auto: cos’è e chi deve pagarlo.

Il bollo auto (definito anche “tassa regionale automobilistica”) è un’imposta obbligatoria, ovvero un tributo da versare alla Regione di residenza del proprietario del veicolo, auto o moto che sia. Il pagamento del bollo auto è annuale e spetta al proprietario dell’automobile indipendentemente dal fatto che circoli o meno; in poche parole, è dovuto già solo per il fatto di possedere un veicolo.

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È possibile circolare senza aver pagato il bollo ma, nel momento in cui l’automobilista si troverà a dover regolarizzare la sua situazione, dovrà pagare una cifra maggiore rispetto a quella dovuta in origine, con una mora che varia a seconda del ritardo che ha accumulato.

L’importo del bollo auto viene calcolato in base alle caratteristiche di potenza del veicolo (espressa in kW o cavalli) e al suo impatto ambientale (individuato dalle categorie Euro: Euro 5, Euro 4 ecc.): tali parametri differiscono da Regione a Regione e proprio per questo motivo l’ammontare può variare a seconda della Regione di riferimento. 

Sul sito dell’ACI o dell’Agenzia delle Entrate ciascun automobilista può verificare l’importo da versare per il bollo della propria vettura e la scadenza per il pagamento, che può essere poi effettuato presso un ufficio postale, un’agenzia di pratiche automobilistiche, l’ACI, una delle tabaccherie Lottomatica oppure online.

Bollo auto: quando è possibile richiedere il rimborso?

Ci sono, tuttavia, dei casi in cui è possibile chiedere il rimborso per quanto versato. Parliamo nello specifico di tre situazioni, ovvero:

  • Pagamento doppio; 
  • Pagamento in eccesso;
  • Pagamento non dovuto.

In riferimento a quest’ultima ipotesi pensiamo, ad esempio, al caso in cui si sia pagato il bollo, ma durante l’anno di riferimento si sia dovuto procedere con la rottamazione dell’auto. In alcune Regioni è possibile richiedere il rimborso della tassa.

  • Lombardia: ai residenti è consentito chiedere il rimborso purché la rottamazione non avvenga nell’ultimo mese del periodo di imposta e l’importo richiesto non sia inferiore a 15,01 euro. Inoltre, non è previsto rimborso per veicoli venduti prima della scadenza della tassa: in questo caso il nuovo proprietario non dovrà versare il tributo fino alla successiva scadenza;
  • Piemonte: i residenti possono richiedere il rimborso del bollo pagato per l’auto rottamata purché il periodo mancante alla scadenza sia di almeno un quadrimestre. A questo punto si potrà scegliere tra rimborso o compensazione su un’altra auto dell’importo non goduto;
  • Veneto: qui per i residenti che vogliano chiedere il rimborso, la somma non dev’essere inferiore a 30 euro. Anche in questo caso è possibile scegliere tra rimborso o compensazione;
  • PP.AA. Trento e Bolzano: qui le regole prevedono la concessione del rimborso a partire dal mese successivo a quello in cui è avvenuta la rottamazione e purché il periodo non goduto sia almeno di un quadrimestre e l’importo da rimborsare non sia inferiore a 30 euro.

E cosa succede in caso di vendita auto durante il periodo di validità del bollo auto già corrisposto? Ebbene, il bollo non può essere trasferito su un nuovo mezzo, pertanto, quest’ultimo dovrà partire con un nuovo bollo, mentre il vecchio andrà perduto. 

Come richiedere la restituzione del bollo auto pagato?

Il rimborso del bollo auto già corrisposto non è automatico, bensì deve essere richiesto dal proprietario del veicolo tramite istanza all’ufficio tributi della propria Regione di residenza. La domanda di rimborso del bollo auto deve contenere i dati anagrafici e il codice fiscale dell’intestatario del bollo, i dati relativi all’auto in questione e il motivo per cui si richiede la restituzione della somma.

Vi sono poi degli allegati da presentare, che variano di caso in caso:

  • Pagamento duplice: originale dell’ultimo bollo versato, ovvero di quello da rimborsare, fotocopia della ricevuta di versamento del bollo valido e fotocopia della carta di circolazione o del documento unico di circolazione e di proprietà (DU);
  • Pagamento superiore al dovuto: fotocopia della ricevuta di versamento del bollo pagato in eccesso e fotocopia della carta di circolazione o del documento unico di circolazione e di proprietà (DU);
  • Pagamento non dovuto: originale della ricevuta di versamento da rimborsare e fotocopia dell’atto che attesti che il pagamento non è dovuto (es. denuncia di furto del mezzo, copia atto di vendita o il certificato di avvenuta consegna per demolizione).

La domanda di rimborso bollo auto deve essere presentata entro il 31 dicembre del terzo anno successivo a quello in cui doveva essere effettuato il pagamento nei termini di legge. 

A chi spetta l’esenzione per il pagamento del bollo auto?

Per alcune tipologie di utenti è prevista l’esenzione. Parliamo a questo proposito di:

  • Persone gravemente disabili;
  • Genitori delle persone disabili gravi;
  • Coniuge della persona disabile;
  • Parenti o affini entro il secondo grado della persona disabile grave;
  • Parenti o affini di terzo grado, se la persona disabile ha compiuto 65 anni o sia affetta da patologie invalidanti.

Il disabile e i suoi congiunti possono usufruire dell’agevolazione solo se il portatore di handicap è a loro carico o se dispone di un reddito che non supera i 2.840,51 euro. La tipologia di vettura, in questi casi, è sottoposta a limitazioni: non sono ammessi, ad esempio, veicoli a benzina con cilindrata superiore ai 2.000 centimetri cubici e quelli a gasolio con cilindrata maggiore di 2.800 centimetri cubici. Per ottenere l’esenzione è necessario presentare domanda all’Automobile Club Italia oppure all’Ufficio tributi o all’Agenzia delle Entrate.

Altresì esenti dal pagamento del bollo sono le auto elettriche e quelle storiche (con oltre 30 anni): nello specifico, per le auto elettriche è possibile non pagare il bollo per i primi 3 o 5 anni, a seconda di quanto stabilito dalla Regione di appartenenza. Piemonte e Lombardia esentano dal pagamento del bollo le auto elettriche per tutto il loro ciclo di vita. Per le vetture ultratrentennali, poi, non occorre presentare alcuna domanda e non è inoltre necessario che il mezzo sia iscritto in un Registro storico. 

Ricordiamo che il pagamento delle tasse e dei tributi automobilistici, così come la conoscenza del loro funzionamento e delle scadenze, è un obbligo che ogni cittadino è tenuto a rispettare. È quindi sempre bene controllare periodicamente il calendario e ricordare di mettersi in regola pagando il bollo auto, revisionando regolarmente la propria vettura e rinnovando annualmente l’assicurazione auto.