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Assicurazione con conducente diverso dall’assicurato: conviene davvero intestare l’RC Moto ad altri?

Dal momento che il pagamento del premio assicurativo è una spesa, oltre che di fondamentale importanza, anche obbligatoria per Legge, i motociclisti (come gli automobilisti, del resto) sono sempre alla ricerca di stratagemmi (legali) per risparmiare il più possibile.

È diffusa l’idea, ad esempio, che sia possibile intestare come contraente la polizza RC Moto a un soggetto diverso dal proprietario prima di sottoscriverla, allo scopo di ottenere condizioni più vantaggiose e risparmiare sul costo totale dell’assicurazione moto. 

assicurazione moto 300x221In effetti, la Legge consente di intestare l’assicurazione moto a una persona differente dal proprietario, ma è importante prestare attenzione poiché possono esserci conseguenze in caso di incidenti stradali o sanzioni. Ma quindi come funziona l’assicurazione contraente diverso dall’assicurato? È vero che si possa assicurare una moto intestata ad un altro?

 In questo articolo, vedremo insieme come funziona e tutto quello che c’è da sapere sull’assicurazione moto intestata ad altri.

I soggetti coinvolti: le differenze tra proprietario, contraente e conducente

Prima di descrivere come funziona l’assicurazione moto intestata ad una persona diversa dal proprietario riteniamo utile fare un po’ di chiarezza in una materia dove regna la confusione.

Cominciamo con il distinguere alcune figure del contratto assicurativo:

  • Contraente: con questo termine ci si riferisce all’intestatario della polizza assicurativa. È colui che, una volta firmata la polizza moto, si impegna a pagare il premio alla scadenza e che esercita i diritti derivanti dal contratto;
  • Conducente o conducente abituale: questa espressione identifica la persona che utilizza principalmente la moto;
  • Proprietario: è il soggetto al cui nome (presso gli uffici del Pubblico Registro Automobilistico) risulta intestato il veicolo assicurato. Inoltre, il proprietario è anche colui che dispone dell’attestato di rischio, dove sono indicati il numero dei sinistri stradali degli ultimi cinque anni e la classe di merito assegnata.

In aggiunta alla distinzione di cui sopra, è sempre bene ricordare che:

  • Contraente e conducente abituale non devono necessariamente coincidere, così come non deve esserci necessariamente coincidenza tra il proprietario della moto e il contraente della polizza moto.
  • È possibile anche intestare l’assicurazione moto ad una persona senza patente (che però non potrà essere indicata come conducente, né abituale, né occasionale).
  • Il contraente della polizza della moto, oltre a non dover coincidere necessariamente con il proprietario, può anche cambiare di anno in anno.

Circolare con l’assicurazione moto intestata ad un altro: cosa dice la Legge

È possibile acquistare un’assicurazione moto per un mezzo che non si possiede legalmente, ma bisogna tenere presente che la classe Bonus Malus applicata non sarà quella del contraente, bensì del proprietario della due ruote.

Il contraente della moto in prestito può scegliere liberamente la polizza RC Moto, dichiarando di non essere il proprietario del mezzo al momento della stipula del contratto assicurativo. Questa situazione è abbastanza comune quando una persona con un buon livello di merito assicurativo presta il proprio veicolo a qualcuno con un livello di rischio meno vantaggioso.

Ad esempio, una sentenza della Corte di Cassazione del 2011 respinse il ricorso di un consumatore che, contraente e conducente abituale di un veicolo, chiedeva alla sua compagnia di assicurare l’auto di un parente applicando la propria classe di merito ai fini del calcolo del premio assicurativo.

I giudici hanno però definitivamente decretato che:

“in tutti i casi di polizza auto (e quindi anche moto, ndr) intestata ad una persona diversa dal proprietario, il contraente della polizza è tenuto a pagare un premio calcolato in base alla classe di merito del proprietario dell’auto”.

Perché intestare la polizza moto a un contraente diverso dal proprietario: pro e contro

Prima di valutare i vantaggi e gli svantaggi di sottoscrivere l’RC Moto a nome di una persona diversa dal proprietario della due ruote, è importante sottolineare che non tutte le compagnie assicurative permettono di fare ciò. Pertanto, è consigliabile informarsi prima di sottoscrivere un’assicurazione moto online.

Ma quali sono i vantaggi di assegnare la proprietà della moto a una persona e la polizza ad un’altra?L’unico vantaggio derivante da questo tipo di pratica, intestare l’RC Moto ad una persona diversa dal conducente, potrebbe essere quello di consentire di evitare il pagamento del passaggio di proprietà, specialmente se il veicolo viene utilizzato all’interno del nucleo familiare.

Ad esempio, potrebbe essere il caso di un’auto intestata al padre e la polizza assicurativa al figlio. Tuttavia, non tutte le compagnie assicurative permettono di assicurare un’auto o una moto se non al proprietario. 

Inoltre, grazie alla Responsabilità Civile Familiare, la Legge prevede espressamente la possibilità, per le persone che vivono nella stessa famiglia, di ereditare la classe di merito più conveniente.

Tuttavia, gli svantaggi superano, per la maggior parte dei conducenti e degli assicurati, i vantaggi, poiché intestare l’assicurazione moto a nome di una persona diversa dal conducente può comportare conseguenze spiacevoli.

Innanzitutto, nel caso in cui il contraente e conducente commetta infrazioni stradali, queste saranno addebitate al proprietario del veicolo, il quale sarà tenuto a pagare la sanzione in solido con il contraente e conducente.

Un altro svantaggio riguarda il sistema Bonus Malus, che in questo specifico caso non può essere applicato. Dal 2011, infatti, la classe di merito si riferisce esclusivamente al proprietario del veicolo.

In conclusione, se la compagnia assicurativa con cui si desidera stipulare la polizza consente di intestare l’assicurazione moto a nome di una persona diversa dal proprietario della moto, è importante valutare attentamente se sia davvero conveniente o se sia meglio seguire la prassi tradizionale.

Risarcimento danni con conducente diverso da proprietario: cos’è e come funziona

Spesso ci si chiede come funziona il risarcimento danni in caso di incidente stradale in cui invece il conducente, diverso dal proprietario della moto, è coinvolto. In caso di sinistro senza colpa da parte del conducente, il proprietario della dueruote ha diritto al risarcimento dei danni materiali, mentre il conducente può ottenere un risarcimento per eventuali lesioni fisiche subite.

Tuttavia, la situazione cambia se il conducente è il responsabile dell’incidente stradale. In questo caso, la responsabilità civile ricade sia sul conducente che sul proprietario del mezzo, come previsto dall’articolo 2054 del Codice Civile. 

L’unica eccezione in cui si evita la responsabilità civile in solido del conducente e del proprietario è quando il conducente della moto dimostra di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno, oppure quando il proprietario afferma di non essere a conoscenza del prestito del veicolo al conducente, ma solo se denuncia tempestivamente un furto del veicolo.

In ogni caso, la compagnia assicurativa dovrà risarcire il danneggiato entro i massimali previsti dalla polizza RC Moto, anche se non vi è coincidenza tra il responsabile dell’incidente e il proprietario del polizza.

Risparmiare sull’assicurazione moto

È possibile assicurare una moto intestata a un soggetto diverso dall proprietario, personalizzando il proprio preventivo assicurazione moto in vari modi.

Uno di questi consiste nel richiedere alla compagnia di specificare “il conducente unico”. Questo significa che la moto potenzialmente potrà essere guidata da una persona sola. “Potenzialmente”, perché questo in linea di principio non pregiudica il fatto di poter prestare la moto a qualcun altro, ma in realtà, in caso di sinistro la compagnia assicuratrice farà rivalsa per le spese all’assicurato.

Per ottenere un potenziale risparmio sul premio assicurativo si può fare riferimento anche alla Legge Bersani, che si applica per il primo acquisto di un veicolo (nuovo o usato), tra persone facenti parte dello stesso stato di famiglia: consente di beneficiare della classe di merito più conveniente tra quelle disponibili.