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L’uso corretto dei fanali retronebbia

I mesi che stanno per arrivare sono proprio quelli che, in molte regioni d’Italia, saranno caratterizzati da fenomeni di nebbia, spesso molto intensa, altre volte a banchi (altrettanto pericolosi).

È quindi il momento in cui gli automobilisti utilizzeranno i fendinebbia, anteriori e posteriori. Eh già, perché, nel caso qualcuno non se ne fosse ancora accorto, tutti i veicoli (almeno quelli di più recente immatricolazione) sono dotati anche di uno o due retronebbia.

La spia dei fanali fendinebbia posteriori

Si tratta di un dispositivo di illuminazione, posizionato sul retro della vettura: è caratterizzato dal fatto di emanare una forte luce di colore rosso, talmente potente da essere visibile anche in caso di forte nebbia.

Ma proprio questa loro caratteristica rende i retronebbia particolarmente fastidiosi o, peggio, pericolosi, se utilizzati nel modo scorretto. Va ricordato come i fendinebbia posteriori si accendano solo se gli anabbaglianti sono accesi a loro volta.

Una volta che li avrai accesi (solitamente dalla stessa levetta con cui regoli gli altri fanali o, in alcune macchine, premendo un tasto apposito), spunterà sul cruscotto il simbolo associato.

Si tratta di un simbolo molto simile a quello dei fari fendinebbia anteriori, anche se a posizioni invertite:

  • L’ovale (che rappresenta il fanale) è a sinistra e non a destra;
  • Le sue dimensioni sono maggiori rispetto a quelle del simbolo relativo ai fendinebbia anteriori;
  • Come nella spia del fendinebbia anteriore, anche in questo caso vi è una linea continua, a serpentina, tagliata da tre linee, poste però in posizione orizzontale (anziché obliqua come negli anteriori).

Quando si illumina questa spia di colore giallo ambrato, significa che i retronebbia sono accesi.

Come usare i fendinebbia posteriori

Dato che accenderai i retronebbia solo in caso di visibilità ridotta, anche la tua velocità dovrà scendere al di sotto dei 50 km/h (e anche meno, a seconda delle strade e dell’intensità della nebbia), mentre dovrà aumentare la distanza di sicurezza, per allontanarti ulteriormente dalle vetture che ti precedono.

La logica vuole che, per non accecare chi ti segue, tu accenda i retronebbia solo nella misura in cui non ci sia nessuno dietro di te: dato che servono solo per segnalare la tua presenza a chi sta per arrivare, una volta che qualcuno si accoda a te, li dovrai spegnere.

In caso contrario i rischi che corri sono quelli di accecare l’automobilista dietro di te (è come se puntassi gli abbaglianti all’auto che stai incrociando) e di farti comminare la sanzione amministrativa prevista.

Il Codice della Strada sull’utilizzo dei fanali retronebbia

Vediamo ora cosa prevede la legge, relativamente all’utilizzo di questi dispositivi di illuminazione.

Secondo il Codice della Strada, i retronebbia vanno accessi esclusivamente in situazioni ben precise:

  • Quando la visibilità è inferiore ai 50 metri;
  • In caso di pioggia intensa o foschia intensa;
  • In caso di nevicata molto intensa.

Nuovamente, il CdS prevede anche le sanzioni per chi non ottemperi a queste prescrizioni o, meglio, per chi utilizzi i retronebbia in una situazione diversa dalle tre precedenti. Le ammende, in questo caso, vanno da un minimo di 84€ ad un massimo di 335€.

Il motivo è che in tutti i casi in cui non sia giustificato il loro utilizzo, ovvero quando la visibilità sia buona, la potente luce rossa emessa dai retronebbia arreca un forte disturbo alle auto che seguono. Potenzialmente, potrebbe anche provocare delle gravi lesioni al bulbo oculare.

Un ulteriore elemento di disturbo è dato dalla somiglianza, per colore, posizione e intensità, ai fanali dello stop. La loro accensione potrebbe quindi far pensare, all’automobilista che segue, ad una brusca frenata, portandolo a frenare all’improvviso: i rischi di un inatteso rallentamento possono andare fino all’incidente a catena, che potrebbe quindi coinvolgere anche più vetture allo stesso tempo.